Spesso sentiamo parlare di formazione finanziata e fondi interprofessionali, ma sappiamo davvero cosa sono, come funzionano e come poterli sfruttare al meglio?

Cosa sono?


I fondi interprofessionali, anche noti come fondi paritetici o fondi mutualistici, sono istituzioni finanziarie e di assistenza gestite congiuntamente da rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori di un determinato settore industriale o professionale. Questi fondi sono creati attraverso accordi tra sindacati e associazioni di datori di lavoro.

L’obiettivo principale dei fondi interprofessionali è quello di finanziare e gestire servizi a vantaggio dei lavoratori del settore di riferimento. Questi servizi possono includere formazione professionale, assistenza sanitaria integrativa, sostegno per la mobilità professionale, servizi per la conciliazione tra lavoro e vita privata, e altri vantaggi sociali.

I fondi interprofessionali sono finanziati attraverso contributi obbligatori versati dai datori di lavoro e dai lavoratori del settore, in base a quanto stabilito dagli accordi collettivi o dalle leggi nazionali. Questi contributi vengono utilizzati per finanziare i servizi e le prestazioni offerte ai lavoratori beneficiari.

Esistono molti tipi di fondi interprofessionali, spesso dipendono dalla dimensione dell’azienda e dal numero di dipendenti.

Uno dei più completi, e da noi spesso utilizzato, è Fondimpresa.

Come si aderisce?


L’adesione a Fondimpresa è semplice, veloce e gratuita


Possono aderire tutte le Aziende
, di qualunque comparto e settore produttivo e di qualsiasi dimensione.

L’adesione ai fondi è semplice e gratuita. Puoi effettuarla attraverso il Modello di Denuncia Aziendale del flusso Uniemens dell’INPS, all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, attivando l’opzione “Adesione” con la seguente procedura:

  1. Selezione del codice REVO se vi è l’adesione pregressa ad un altro Fondo.
  2. Selezione contestuale del codice FIMA e del numero di dipendenti a tempo determinato e indeterminato.

Per l’adesione delle Matricole agricole basta accedere al flusso trimestrale “DMAG” dell’INPS, scegliere, all’interno dell’elemento relativo ai Fondi Interprofessionali, l’opzione “Nuova adesione” e indicare “Fondimpresa”. Non è necessario specificare il numero dei dipendenti interessati all’obbligo contributivo 0,30%.

L’adesione può essere manifestata in qualunque momento dell’anno ed è effettuata una tantum (non va ripetuta per i mesi/anni successivi). 

L’effetto dell’adesione decorre dal mese di competenza della Denuncia Aziendale nel quale è stato inserito il codice FIMA.

Puoi gestire l’adesione tramite il tuo consulente paghe di fiducia, si occuperà di tutto!

L’eventuale cambio fondo è gratuita.

Vincoli e controlli:

Prima di accedere a percorsi formativi, è importante verificare il proprio regime di ” De minimis”.

Il regime “de minimis”, nel rispetto delle condizioni dettate dal regolamento UE della Commissione n. 1407/2013, stabilisce che l’importo totale massimo degli aiuti ottenuti da una impresa non può superare, nell’arco di tre anni, i 200.000€; che si abbassano a 100.000€ per le imprese di trasporti e a 15.000€ per le imprese agricole.

Ogni azienda quindi, prima di fare richiesta di finanziamento, deve stabilire quanto può effettivamente ottenere in regime de minimis, sommando tutti gli aiuti ottenuti con questa modalità, negli ultimi tre esercizi finanziari (quello in corso e i due esercizi precedenti). 

Opportunità attive:

Fondimpresa stanzia 10 milioni di euro a sostegno della consulenza/formazione per i dipendenti delle Piccole e Medie Imprese. I Piani formativi finanziati possono essere sia aziendali che interaziendali.  
CONTRIBUTO DA 1.500 A 10.000 EURO AD AZIENDA

Elementi salienti dell’Avviso:
– aziende che appartengono alla categoria di Piccole e Medie Imprese
– non aver partecipato all’Avviso 5/2022 di Fondimpresa
– avere un saldo attivo nel Conto Formazione aziendale (anche solo 1 euro)
– aver maturato, sul proprio Conto Formazione, un accantonamento medio annuo non superiore a € 10.000
– beneficiari: operai, impiegati, quadri, apprendisti (anche in cassa integrazione)

– minimo 5 lavoratori coinvolti per almeno 12 ore ciascuno (in uno o più corsi, anche individuali)

– formazione obbligatoria per la sicurezza (max 20% del totale delle ore del Piano)

– condivisione del Piano a livello sindacale (RSU/RSA o categorie territoriali competenti)

Le risorse sono disponibili fino ad esaurimento.